Bryonia nel Cane e Gatto Tessuto Connettivale e Articolare

Inserito in Omeopatia

Bryonia

 
Bryonia nel Cane e Gatto Tessuto Connettivale e Articolare
 

Bryonia nel Cane e Gatto è un rimedio omeopatico particolarmente indicato per le patologie del tessuto connettivale e articolare, nevralgie specie ad esordio lento.

 
Appartiene alla famiglia delle Cocurbitacee, la stessa di zucche e cocomeri, la Bryonia… una siepe rampicante molto fitta che sale lentamente abbarbicandosi dove è possibile.
L’intera pianta è velenosa e coperta da piccoli peli, e il fusto contiene un lattice acre e irritante per la pelle. I fiori, che sbocciano in maggio, sono piccoli di colore giallo-verde. Le bacche invece, si trovano raggruppate e una volta giunte a maturazione, contengono un succo molto velenoso, di odore sgradevole.
Anche la radice è velenosa, è fitta e carnosa e può raggiungere grandi dimensioni.
L’ingestione accidentale, anche di poche bacche, può causare irritazioni gastro-intestinali molto serie, con vomito e diarrea. Dosi più elevate possono risultare fatali, conducendo alla morte per arresto cardio-circolatorio.
Lo stesso contatto con la pelle può produrre irritazioni cutanee con la formazione di ulcere e vescicole. Per questi motivi, anche se le proprietà terapeutiche della pianta sono note sin dai tempi antichi, oggi non è più utilizzata né nella medicina tradizionale né in fitoterapia, ma solo in omeopatia
Di tante varietà di Bryonia esistenti in natura, solo 2 di esse, Bryonia Dioica e Bryonia Alba, sono utilizzate omeopaticamente. Crescono in Europa soprattutto in Inghilterra. La pianta utilizzata per la preparazione omeopatica viene raccolta in estate poco prima della fioritura.
 
 
Uso Omeopatico
 
Il rimedio omeopatico Bryonia si ottiene dalla radice fresca che viene sterrata prima della fioritura, triturata, schiacciata, macerata in alcool per 10 giorni, diluita e succussa.
Bryonia è considerato un rimedio del dolore ed è indicato soprattutto quando i sintomi sono dovuti a disturbi causati da: microrganismi patogeni, stati tossici, stati collerici.

Le malattie trattate sono soprattutto quelle del tessuto connettivale e articolare. I dolori si aggravano con il minimo movimento ed hanno come caratteristica la sensazione trafittiva di un coltello.
Bryonia è considerato il rimedio delle situazione acute e sub-acute che hanno però un esordio lento, a differenza di Aconitum e della Belladonna, i cui sintomi si manifestano improvvisamente e intensamente a progressione veloce. In Bryonia invece i dolori vanno e vengono, fino poi a stabilizzarsi.
I suoi stati acuti sono spesso accompagnati da febbre e da congestione. Avendo un’azione meno rapida di Aconitum, ma più profonda e intensa, il rimedio si può somministrare nel momento in cui Aconitum non si rivela più utile.
 
 

  • Disturbi del Sistema Nervoso Centrale: vertigini, con rigidità muscolare al collo, accompagnata da nausea o anche stipsi). L’infiammazione dei nervi come per esempio il nervo sciatico può essere trattata con efficacia da Bryonia. Il dolore inizia al mattino ed aumenta gradualmente fino a sera. In genere gli ambienti caldi e chiusi peggiorano la situazione.
  • Dolori Articolari: articolazioni e muscoli edematosi, caldi e rigidi con forti dolori pungenti, dovuti a tenosinoviti, gotta, artrite, artrosi, reumatismo muscolare e articolare e anche a lesioni. Byonia è utilissima anche in caso di sinoviti, articolazioni calde, rosse, sensibili al tatto, gonfie e molto dolorose. Volendo si può associare al rimedio anche Rhus Toxicodendron, poichè i due rimedi non sono in contrasto tra loro e non si antitodano a vicenda.
  • Apparato Respiratorio: Tosse secca con dolore e costipazione toracica, bocca gola e mucose aride e asciutte, difficoltà a respirare profondamente.
  • Stati Febbrili e Influenzali: sintomi che iniziano lentamente, dolori alle ossa pungenti e alle articolazioni, mucose della bocca molto secche, asciutte. Stati infiammatori delle mucose e delle sierose (pleura, meningi, pericardio etc.). È indicata pertanto nelle sindromi influenzali, nelle bronchiti, e nelle altre infezioni delle vie respiratorie accompagnate da febbre.
  • Apparato Digestivo: Difficoltà digestive con sensazione di peso sullo stomaco, singhiozzo, eruttazioni frequenti, nausea, vomito, che aumentano dopo i pasti.
  • Stipsi con feci secche, dure, abbondanti e difficili da espellere.
  • Apparato Genitale: Cisti ovariche, mammelle fortemente dolenti, amenorrea, dolori post-partum e premestruali alle ovaie.
  • Apparato Cutaneo: secchezza alla pelle, forfora pruriginosa.
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    Caratteristiche del Rimedio
     
    Il tipo Bryonia è irritabile e spesso preda di una sottile agitazione ansiosa.
    Altre caratteristiche tipiche del rimedio sono: secchezza delle labbra e delle mucose, sete di grandi quantità di acqua, feci sempre dure, secche e difficili da espellere, disturbi che migrano da una parte all’altra del corpo.
    I sintomi migliorano con una forte pressione sulla zona interessata, con il clima freddo, con il riposo.
    I sintomi peggiorano con il calore, dopo il pasto, col movimento.
    Una particolarità del rimedio è l’aggravamento generale verso le 9 di sera.

     
     
    Grazia Foti
    Naturopata

     
     
    www.gattocicovablog.it

     
     

    Bryonia nel Cane e Gatto Tessuto Connettivale e Articolare

     
     
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