Criotriturazione: tecnica di lavorazione delle piante officinali
Criotriturazione: tecnica di lavorazione delle piante officinali. Le piante in fase di trasformazione, vengono micronizzate tramite un procedimento di criotriturazione (triturazione a freddo).
Alcune aziende affermate nella produzione di fitoterapici, per ottimizzare il rendimento del fitocomplesso, utilizzano il metodo della Criofrantumazione. Si tratta di una tecnica completamente naturale, basata sulle proprietà del freddo intenso e dell’azoto, gas totalmente neutro.
L’azoto viene iniettato nel sistema (non tocca direttamente la pianta) allo stato liquido, quindi ad una temperatura di -196°, mentre è in funzione il mulino criogenico: ciò permette di polverizzare finemente la pianta fino ad ottenere una perfetta micronizzazione, senza alcuna degradazione dei componenti della pianta stessa.
Questo non avviene con la criotriturazione, in quanto le piante ricche in oli essenziali o in principi attivi instabili o volatili conservano fino al 30% dei principi attivi in più se vengono lavorate con la metodica del freddo. Inoltre, grazie ad accorgimenti tecnici, le piante non entrano in contatto con l’azoto liquido, che provocherebbe la rottura delle catene enzimatiche.
Con la criotriturazione si ottiene una polvere molto fine, di granulometria pari a circa un micron, mantiene inalterati e perfettamente bioassimilabili i principi attivi della pianta lavorata.
Una volta ottenuta la polvere, questa subisce nuovamente, prima di essere messa in capsule vegetali, una serie di controlli di tipo organolettico, batteriologico, ed in particolare sul contenuto dei principi attivi, ma anche sulla ricerca di eventuali principi inquinanti quali metalli pesanti, radioattività o pesticidi. La polvere viene messa in capsule in condizioni igieniche rigorosamente controllate. Le capsule contengono solo componenti naturali, senza aggiunta di conservanti o coloranti sintetici. Le piante non vengono irradiate con raggi gamma-ionizzanti. Le capsule sono realizzate di gelatina naturale o vegetale
I vantaggi della criofrantumazione o della frantumazione criogenica
– Assenza di riscaldamento
– Nessuna ossidazione
– Preservazione della qualità dei prodotti frantumati
– Omogeneità della taglia delle particelle
– Sicurezza e atmosfera inerte
Va notato che nel contesto della frantumazione ordinaria, l’aumento della temperatura può degradare o addirittura distruggere le molecole più fragili. D’altra parte, la criofrantumazione rispetta i componenti della pianta in tutte le fasi della lavorazione. Infatti, l’azoto protegge anche la pianta dal contatto con l’aria e, di conseguenza, qualsiasi degrado a causa di ossidazione.
RIASSUMENDO.. la Criofrantumazione rispetta l’integrità della pianta e garantisce la presenza di tutti i suoi componenti. Grazie all’ottenimento di una polvere particolarmente fine, i componenti della pianta vengono rilasciati più rapidamente, il che promuove la loro assimilazione.
GattoCiCova staff
Criotriturazione: tecnica di lavorazione delle piante officinali
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