Diete Ipoallergeniche per Gatti e Cani.. il paradosso

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Diete Ipoallergeniche per Gatti e Cani
 
Diete ipoallergeniche per Gatti e Cani
 

Le cosiddette Diete Ipoallergeniche per Gatti e Cani, rientrano nel protocollo terapeutico tradizionale, delle allergie e delle intolleranze alimentari. Ma..

 

Molti usano questa tipologia di food chimico e pochi sanno come viene concepito dalle fabbriche che operano nel settore del Pet Food.
 
Parliamo sempre di processi industriali che vengono sovrapposti ai trattamenti consueti per produrre mangimi confezionati, utilizzando ugualmente tutta una serie di additivi chimici che può ben creare forme di intolleranza.

Nell’ambito umano la dieta ipoallergenica è ovviamente un’alimentazione naturale finalizzata all’individuazione delle intolleranze alimentari e delle allergie, poichè non esistono test affidabili per scovare l’allergene. Quindi l’unica strategia possibile, che sia affidabile e non produca falsi positivi o falsi negativi, è l’eliminazione dei cibi potenzialmente coinvolti in una intolleranza. Questo tipo di alimentazione è appunto chiamata ipoallergenica.

Invece per quanto riguarda il settore veterinario, si salta a piè pari la strategia della dieta naturale ad eliminazione e per definire “ipoallergenici” determinati derivati alimentari, alcune proteine considerate allergizzanti, come ad esempio quelle del pollo, vengono trattate attraverso un processo industriale di “idrolisi” rompendo le catena di amminoacidi in proteine più piccole in modo che teoricamente, non possano stimolare il sistema immunitario.

 
Il paradosso vuole che molti idrolisati confezionati per animali, contengano una percentuale altissima (più del 50%) di carboidrati(mais) ed abbiano inoltre un gusto troppo amaro che non piace a Cani e Gatti, il che richiede l’uso di appetizzanti per coprire il sapore sgradevole.
Inoltre, alcuni alimenti non sono necessariamente allergeni in se stessi, ma possono essere esposti a contaminazione incrociata da vicinanza cibi allergizzanti, quali: glutine, cereali, amidi, micotissine e additivi chimici.

Quando viene somministrata al Gatto o al Cane malato, una dieta di questo tipo, accade che talvolta ci sia un effettivo miglioramento delle feci o del disturbo cutaneo con temporanea remissione dei sintomi, dando al proprietario il senso della guarigione. Ma di fatto queste diete Ipoallergeniche per Cani e Gatti vengono quasi sempre accompagnate dal CORTISONE che ovviamente blocca le manifestazioni del sistema immunitario a carattere infiammatorio. In realtà il problema dell’intolleranza o dell’allergia cutanea non viene risolto perchè la fonte di amido e glutine in eccesso in associazione ad una presenza di grassi, continua a favorire il processo infiammatorio della parete intestinale, con tutte le manifestazioni cutanee spesso correlate, per cui non appena viene interrotto il cortisone, i sintomi si ripresentano spesso peggiorati.

Inoltre, gli alimenti cotti a basse temperature come avviene quando si adotta un regime dietetico naturale, hanno meno probabilità di causare reazioni allergiche rispetto a quelli cotti durante la lavorazione di fabbrica. Questo perché le temperature estremamente alte, comunemente utilizzate nel procedimento industriale, possono causare importanti alterazioni chimiche nel cibo, rendendo le molecole proteiche più predisposte verso una reazione allergica. Anche questo principio che attiene la combustione degli alimenti, ha una sua valenza dietetica nell’ambito della salute umana, invece in campo veterinario non si attribuisce il dovuto peso ai benefici del cibo crudo o poco cotto.

Come spesso ho sottolineato nei miei precedenti interventi, nelle allergie cutanee e nelle intolleranze, si parte dal presupposto che sia la fonte proteica a scatenare intolleranze, senza considerare che i maggiori allergeni meno digeriti da cani e gatti, che provocano depositi tossici, sono i carboidrati spesso presenti in concentrazioni eccessive (sotto la voce farine e derivati) e che forniscono una quantità di glutine ed amido sovrabbondante.
Cereali e soia possono quindi continuare ad infiammare la parete intestinale dei nostri pets, alterandone la permeabilità fino alla progressiva atrofia dei villi intestinali, creando un inevitabile stato di malassorbimento cronico.
In tutto questo non ho nemmeno menzionato il problema delle micotossine e dei metalli pesanti presenti nei cibi confezionati anche dopo questo processo di lavorazione.

Da precisare che non sono resi noti effetti collaterali a lungo termine che queste sostanze proteiche trasformate ed innaturali possono avere nel tempo sulla salute di cani e gatti.

Ecco come avviene che per curare una disbiosi intestinale cronica oppure una dermatite, modificando la dieta utilizzando diete ipoallergeniche per Gatti e Cani.. spesso si procura al pet malato, un’enterite cronica linfoplasmocellulare detta IBD.

(Quanto scritto è fonte di una mia linea di pensiero conseguente a studi condotti nel settore dell’alimentazione animale)

 
 
Alessandro Prota
Veterinario Olistico

 
 
www.gattocicovablog.it

 
 

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