Lattine Rivestite al Bisfenolo A
Con le Lattine Rivestite al Bisfenolo A, siamo caduti dalla padella nella brace. Infatti chi si è illuso di consumare alimenti più sicuri e meno inquinati da metalli, attraverso il contatto tra cibo con alluminio e piombo, utilizzando lattine rivestite.. si è sbagliato.
Con le industrie produttrici di scatolette per Cani e Gatti, le “sorprese tossiche” non si finiscono mai.
Penso che chiunque vedendo le Lattine Rivestite per Pet Food, si è chiesto di cosa sia fatto, quel rivestimento bianco.. che servirebbe ad evitare il contatto tra cibo e metallo.
A me è capitato, e mi è stato risposto da un veterinario che non si tratta di materiale tossico.
Ma non è così!
Molte aziende produttrici di Pet Food, anche le meno inquinate, ben sapendo la qualità dei materiali che utilizzano per imballaggi e confezionature, continuano ad ingannare il consumatore poco informato.
Perseverano dunque, nel smerciare Pet Food, miscelato a sostanze pericolose.
Infatti, la vernice che impedisce ai metalli delle latte di contaminare il prodotto all’interno, contiene BPA
Bisfenolo A un Interferente Endocrino che in america è innoverato tra i 12 peggiori interferenti endocrini correlati a tumori a vari organi.
L’impiego di Bisfenolo A o BPA, plastificante ubiquitario accusato di aumentare il rischio di alcuni tumori, di perturbare il sistema endocrino e riproduttivo, di causare diabete e malattie metaboliche e cardiache, tiroidee e dello sviluppo, sta lentamente diminuendo, in alcuni paesi dopo l’approvazione di specifiche normative che ne limitano l’utilizzo.
Le Lattine Rivestite al Bisfenolo A, usate per smerciare Pet Food, non sono gli unici contenitori per alimenti ad essere contaminate, ma anche alcune stoviglie e i biberon per bambini, il BPA è sempre meno presente, lo stesso principio non vale per i cibi in scatola. Da più di vent’anni le lattine di metallo sono rivestite all’interno con pellicole volte a evitare il contatto diretto degli alimenti con i metalli.
L’associazione di consumatori americani Environmental Working Group (EWG), che da anni si batte contro il BPA ha presentato un rapporto in cui ha analizzato 252 prodotti. Il risultato è desolante: il 12% dei marchi (31) usa lattine BPA-free per tutti i prodotti, il 14% (34 brand) lo impiega per uno o più alimenti, ma il 31% (78 marchi) impiega ancora il BPA per tutti i cibi in scatola, e il 43% di tutti i brand fornisce informazioni incomplete o ambigue. Di più: solo 13 produttori hanno rivelato che cosa utilizzano come sostituto del BPA.
Come se ne esce?
– Bannare tutti gli alimenti in lattine, è la via più sicura.
– Sostituire i cibi in scatola con alimenti freschi o conservati nel vetro o evitare tutti i cibi in lattina che non siano BPA-free/(con denominazione ragionevolmente garantita, meglio se certificata)
– sciacquare con acqua corrente ogni cibo che sia stato a contatto con l’interno di una scatola che contiene BPA
– non scaldare mai, per nessun motivo, scatole con BPA
– contattare le aziende e fare domande dettagliate sull’inscatolamento o sui sostituti del BPA
Grazia Foti
Naturopata
www.gattocicovablog.it
Lattine Rivestite al Bisfenolo A
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