Micotossine nel pet food: una lenta intossicazione quotidiana

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Micotossine nel Pet Food
 
Micotossine nel pet food: una lenta intossicazione quotidiana
 

Micotossine nel pet food: una lenta intossicazione quotidiana.. le aziende mangimistiche si guardano bene dal parlarne! Uno dei più gravi problemi collegati all’uso dei mangimi industriali nel Gatto e Cane (scatolette e crocchette), riguarda sicuramente la presenza di Micotossine. Che portano conseguenze devastanti a carico di organi come: Cervello, Reni, Fegato, Sistema Immunitario, ecc. con relativi disservizi sulla loro funzionalità.

 

Le Micotossine sono sostanze per lo più a basso peso molecolare, prodotte dal metabolismo secondario dei miceti. Sono estremamente tossiche sia per l’animale che per l’uomo. Si trovano soprattutto nei cereali e non esistono tracce della loro presenza in etichetta.

Parliamo di molecole prodotte da funghi, lieviti e muffe, molecole tossiche, alcune delle quali si sono rivelate cancerogene sugli animali. Lo sono anche per l’uomo. Nello specifico ci interessano le Micotossine nel Pet Food prodotte da alcune specie di muffe. In particolare queste: aflatossine B1, B2, G1, G2, M1, M2 e la sterigmatocistina, acratossina A e le fumosine.

Ma anche gli animali che si nutrono di mangimi contaminati diventano a rischio. Nel 2003 in Italia si era avuto il caso di latte contaminato da Aflatossina M1. Le vacche avevano evidentemente mangiato mais contaminato da aflatossina B1, diventata M1 (una variante molecolare meno pericolosa) in seguito al passaggio nell’animale.
In quel caso il latte contaminato venne ritirato.

Le Micotossine nel Pet Food hanno un’azione lesiva sulle funzioni cellulari, esplicando azione:

  • Nefrotossica (ocratossine)
  • Epatotossica (aflatossine)
  • Immunotossica (aflatossine, ocratossine)
  • Mutagena (aflatossine)
  • Teratogena (ocratossine)
  • Cancerogena (aflatossine, ocratossine, fumonisine)
  •  
     
    Si sappia che l’IARC (International Agency for Research on Cancer) ha parlato dell’Aflatossina prodotta dal lievito Aspergillum Flavi, tra i cancerogeni più potenti in particolare per il fegato. Anche il deossinevolo o DON, tossina prodotta dalla muffa del genere Fusarium che, pur non essendo cancerogena, può provocare malattie croniche dell’intestino.
     
    Le Micotossine nel Pet Food.. presenti nei cereali contaminati, sono molto resistenti al calore e non vengono completamente distrutte dalle normali operazioni di cottura. Ma nemmeno dai diversi trattamenti industriali a cui vengono normalmente sottoposte le derrate durante i processi di preparazione degli alimenti. Pertanto possono persistere dopo la morte del micete, ed essere presenti anche quando il prodotto stesso non appare ammuffito.
    Gli alimenti più esposti alla contaminazione diretta sono soprattutto cereali (mais, frumento, riso, orzo, segale, ecc.), semi oleaginosi (arachidi, girasole, ecc.), frutta secca ed essiccata e legumi.
     
     
    Le Micotossine nel Pet Food rappresentano un fattore di rischio alimentare poco conosciuto. Ma che deve essere portato alla LUCE. I prodotti agricoli maggiormente esposti ai contaminanti micotossicogeni, vengono indirizzati verso le industrie mangimistiche per animali. Dove avviene il loro stoccaggio e trasformazione in mangimi.
    Ecco perché nei Cani e Gatti che si nutrono di mangimi industriali, capita che quando le micotossine superino una certa soglia, invece di esserci una lenta intossicazione quotidiana, avvengono morti quasi immediate da avvelenamento.
     
     

    Le Micotossine sono metaboliti secondari tossici, prodotti da funghi filamentosi, che hanno effetti negativi sulla salute dell’UOMO e degli ANIMALI. I principali funghi micotossigeni appartengono a specie dei generi  Fusarium, Aspegillus e Pencillium.
    Essi possono contaminare e produrre micotossine sia sulle piante in campo, che durante la raccolta, il trasporto e lo stoccaggio delle materie prime.
     
    Quali sono gli alimenti più contaminati da MICOTOSSINE ?
     
    Cereali e Mais
     
    Frutta Secca
     
    Latte
     
     

    Le principali Micotossine nel Pet Food, che sono presenti a prodotto finito, sono: le Aflatossine, l’Ocratossina A e le Fusarium (tricoteceni, zearalenone e fumonisine in particolare). Le varie MICOTOSSINE oltre ad effetti specifici a carico di definiti organi ed apparati, esercitano effetti di carattere generale quali: depressione del Sistema Immunitario, i cui effetti sono facilmente immaginabili.

    L’industria mangimistica per Cani e Gatti e per altri animali, considera come MATERIE PRIME proprio quei prodotti stornati dalla filiera agro-alimentare uso umano cioè SCARTI in quanto esposti a rischio di contaminazione: mais, grano, orzo, soia, etc.

    Oltre ad essi, un ruolo importante viene ricoperto dai SOTTOPRODOTTI ALIMENTARI a destinazione animale, proveniente da altre industrie di trasformazione (farina di arachidi, girasole, soia, mais, ecc – ovvero prodotti d’estrazione da oli di semi oleosi).

    Per quanto concerne il rischio tossicologico associato all’ingestione di cibo contaminato da micotossine, in molti paesi sono state emanate apposite leggi. Norme che fissano i livelli massimi di contaminazione di Aflatossine dei prodotti destinati all’alimentazione umana e animale. Purtroppo, solo in pochi paesi sono previsti dei limiti anche per altre micotossine (ocratossina, patulina, zearalenone, DON/deossinivalenolo, fumonisine B1-B2, tossina T2).

    Aflatossine:Le Aflatossine sono prodotte principalmente da Aspergillus flavus e A. Parasiticus, funghi ubiquitari capaci di contaminare da aflatossine. Principalmente cereali (mais in particolare), cotone, arachidi e loro sottoprodotti, latte polvere (AFM1). Le Aflatossine sono epatotossiche, cancerogene, causano anoressia e depressione comportamentale. Cani che ingerivano 0,5-1,0 mg di aflatossine per kg di peso corporeo sono morti in pochi giorni. Con sintomi quali: vomito, depressione, polidipsia, poliuria ed epatite (Böhm & Razzai-Fazeli, 2005). Livelli più bassi (15 μg di AFB1/kg), ma assunti per 80 settimane, hanno causato l’insorgenza di tumori maligni nei ratti (Newberne & Wogan, 1968). Ad ogni modo, l’LD50 (espressa in mg/kg di peso corporeo) varia fra le specie ed è particolarmente bassa nei conigli (0,3) e nei gatti (0,55).
    Mentre risulta più alta nei cani (1,0) e nei criceti (10,4).
    La contaminazione del pet food è un problema molto sentito negli USA e in America meridionale. Tuttavia, anche in uno studio condotto in Portogallo è stato evidenziato come più del 25% delle partite analizzate fossero contaminate da AFB1. Il livello massimo ammesso nel pet food per questa micotossina è 20 μg/kg
     
    Ocratossina A – OA: Viene prodotta da Aspergillus e Penicillium spp. Gli alimenti a rischio sono frumento, orzo, sottoprodotti della molitura, le carni e le frattaglie (in particolare quelle suine). La Comunità Europea non ha fissato né raccomandato limiti per la concentrazione di OA nel pet food. L’OA altera il metabolismo della fenilalanina e la trasduzione del DNA. Ad alti livelli (0,3 mg/kg di peso corporeo) induce danni renali, anoressia, vomito, perdita di peso, emorragie intestinali, disidratazione, prostrazione e morte in cani di razza Beagle (Szczech et al., 1973). L’esposizione prolungata (1 anno) ad OA (0,8 mg/kg di peso corporeo) ha causato neuropatologie ed immunotossicità, teratogenicità e nefrocancerogenicità nei cani.
     
    Fusarium-tossine: Le principali tossine prodotte da specie del genere Fusarium sono le fumonisine (FB1, FB2). I tricoteceni e lo zearalenone (ZEA). Il pet food risulta spesso contaminato da queste micotossine. In particolare, le fumonisine sono comuni contaminanti del mais e dei suoi sottoprodotti. Inoltre, sia il mais che l’orzo risultano spesso avere alti livelli di deossinivalenolo (DON), uno dei principali tricoteceni. La contaminazione massima raccomandata nel pet food per le fumonisine e per il DON è di 5 mg/kg5.
    Le diverse Fusarium-tossine hanno effetti differenti. Ad esempio, i tricoteceni causano vomito, rifiuto degli alimenti, irritazioni gastrointestinali ed immunodepressione. Tali sintomi sono stati riportati in Cani che ingerivano alimenti contaminati da DON a livelli compresi fra 4,5-7,7 mg/kg (Huges et al., 1999). Lo ZEA ha proprietà estrogeniche: turbe nel normale ciclo riproduttivo di Cani domestici sono state riportate quando agli animali è stata somministrata una quantità di 0,2 mg/kg di peso corporeo per una settimana (Gajecka et al., 2004). Le fumonisine, invece, sono coinvolte nella sintesi degli sfingolipidi e possono causare danni agli organi degli animali (Haschek et al., 2002).
     
     
    Come sappiamo le aziende che fabbricano pet food utilizzano i SOTTOPRODOTTI che vuol dire gli scarti della lavorazione di frumento e cereali. Questi derivati  hanno un livello di contaminazione molto più alta del cereale grezzo. I principali fattori ambientali associati alla produzione di micotossine sono le temperature medio-alte (> 20°C) e il tenore elevato di umidità delle derrate e quindi di acqua libera (> 0,80C°).
     
     
    MICOTOSSINE NASCOSTE parliamo di tossine che non vengono quantificate dalle normali metodiche analitiche, in quanto legate o coniugate ad altre molecole. Ma che se ingerite dagli animali hanno gli stessi effetti delle micotossine libere.
     
     
    STRATEGIE DI PREVENZIONE
    Per proteggere gli animali dal rischo di Micotissune nel Pet Food è necessario usare solo carne controllata e pochissimi cereali di buona qualità DESTNATI AD USO UMANO. Le Micotossine sono responsabili del benessere animale e di certi problemi sanitari, a volte gravi anche negli animali da compagnia. La mancanza di specifiche normative per il pet food per le diverse micotossine, crea certamente una situazione di incertezza.  Con la CONOSCENZA e l’INFORMAZIONE è possibile salvaguardare gli animali, dall’ingestione di alimenti contaminati.
     
     
    Grazia Foti
    Naturopata

     
     
    www.gattocicovablog.it

     
     

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