Parassiti intestinali nel gatto: vermi.. un mare di guai !
Parassiti intestinali nel gatto: vermi.. un mare di guai ! Piccoli e grandi parassiti intestinali non sono un problema da sottovalutare, in quanto interferiscono pericolosamente col funzionamento del sistema immunitario.
La parassitosi intestinale provoca disfunzioni immunitarie, poichè vermi visibili o invisibili a occhio nudo, stimolano eccessivamente e deprimono il Sistema Immunitario attraverso il calo di secrezione di immunoglobulina A e causano patologie in varie zone dell’organismo, inquinando pesantemente il loro Terreno Biologico.
I Parassiti Intestinali nel Gatto
Il verme adulto vive nell’intestino e attraverso le feci rilascia delle uova nell’ambiente. Il contagio può avvenire attraverso l’ingestione di uova presenti nel terreno che in alcuni casi resistono nell’ambiente anche per diversi mesi o anni.
Nei cuccioli i parassiti intestinali, sono trasmessi dalla madre sia nella fase terminale della gravidanza e sia con il latte materno.
Prima di diventare adulte, le larve dei vermi , compiono un percorso migratorio nell’organismo, alla fine del quale una parte di esse resta inerme sotto forma di cisti all’interno di alcuni organi come polmoni, trachea, mentre la maggioranza arriva nuovamente all’intestino, dove le femmine arrivano a producono migliaia di uova ogni giorno.
Le rimanenti cisti che possono anche essere resistenti agli antiparassitari, potrebbero spesso venir riattivate anche a distanza di anni, in particolari situazioni di stress e immunodepressione (cicli di calore, gravidanza e patologie debilitanti) del Gatto.
Può capitare che le larve di Anchilostomi possano penetrare nell’organismo attraverso piccole ferite della pelle, migrano nel polmone e risalgono in faringe per essere deglutite.
La trasmissione delle Tenie, può avvenire attraverso l’ingestione di pulci, che avviene quando l’animale si mordicchia a causa del prurito.
DANNI causati dai Parassiti Intestinali del Gatto
– Disbiosi, Malassorbimento e Diarrea: i Vermi nel Gatto irritano ed infiammano le cellule della parete intestinale, portando a una varietà di sintomi gastrointestinali e la mancata assimilazione di sostanze nutritive, in particolare dei grassi.
– Costipazione: alcuni vermi, possono ostruire il tratto intestinale e il condotto biliare
– Gas e gonfiore: i parassiti portano infiammazione intestinale con produzione di gas e tensione addominale
– Dolori Muscolari e articolari: alcuni tipi di vermi si insediano nelle sacche sinoviali o si incistano nei muscoli, provocando infiammazioni di tipo artritico e dolori muscolari
– Anemia: ci sono vermi che si attaccano alla mucosa intestinale e succhiano le sostanze nutrienti dall’ospite. Tale infestazione può provocare stati anemici, perché interferisce con la vitamina B12 e con l’acido folico
– Allergie e Sindromi Eosinofile: i vermi possono irritare e talvolta perforare la parete intestinale, aumentando la permeabilità a grosse molecole indigerite. Ciò può attivare la risposta immunitaria del corpo con incremento dei linfociti eosinofili. Questi a loro volta possono provocare infiammazione dei tessuti e reazione allergica, accentuano i meccanismi di risposta infiammatoria, e determinano reazioni molto simili a quelle delle allergie o delle intolleranze alimentari
– Dermatiti: i vermi intestinali possono causare eruzioni cutanee, orticarie, eczemi, nel tentativo dell’organismo, di espellere tossine dal centro alla periferia
– Granulomi: larve e uova di parassiti incapsulate formano masse simili a tumori, si sviluppano spesso nelle pareti del colon e del retto ma anche nei polmoni, nel peritoneo, nel fegato e nell’utero
– Nervosismo: rifiuti metabolici dei parassiti e sostanze tossiche possono irritare il sistema nervoso centrale. Irrequietezza, ansietà e disturbi del sonno possono far pensare a infestazione parassitaria
– Affaticamento: i sintomi di fatica cronica includono stanchezza, febbre, apatia, depressione. I vermi possono essere la causa di questi sintomi perché provocano malassorbimento di proteine, carboidrati, grassi e vitamine A e B12
Coccidiosi Gatto
Tra i vari tipi di Parassiti Intestinali nel Gatto troviamo la Coccidiosi può essere una malattia molto pericolosa e letale nei cuccioli. E’ causata dai COCCIDI , parassiti intestinali protozoi unicellulari invisibili ad occhio nudo, e si trasmette tramite il contatto con le feci infette di un altro gatto. Colonizzano e si nutrono della mucosa intestinale del Gatto.
Se si instaura un equilibrio tra il Sistema Immunitario dell’ospite animale e la capacità di riprodursi dei Coccidi, il danno rimane limitato. Se invece i coccidi si riproducono smisuratamente come nel caso di cuccioli debilitati, animali con altre patologie intercorrenti, deficit del Sistema Immunitario, ecc.. il danno diventa severo e in alcuni casi letale.
Così mentre le terapie farmacologiche atte a combattere la Coccidiosi svolgono il loro compito, è di fondamentale importanza rinforzare al massimo le difese immunitarie dell’animale infestato.
Le terapie a base di farmaci coccidiostatici che normalmente si usano nel Cane e nel Gatto sono o a base di: un antibiotico la Spiramicina presente nello Stomorgyl oppure sono a base di un Sulfamidico presente nella Vetkelfizina.
Lo Stomorgyl in genere salvo reazioni avverse individuali è ben tollerato dal Gatto e si usa quando la concentrazione dei Coccidi non è molto elevata; invece la Vetkelfizina risulta essere molto meno tollerata ma sicuramente più efficace nel debellare questi parassiti.
Inoltre i Coccidi quando muoiono e soprattutto se sono in gran numero, producono molte sostanze tossiche che circolano nell’organismo dell’animale.
Diagnosticare la Coccidiosi non è semplice, perché presenta sintomi comuni anche ad altre malattie e perchè dall’esame microscopico delle feci i COCCIDI possono non essere rilevabili.
Nei casi più gravi si può verificare anche il prolasso del retto, che si manifesta con una formazione carnosa che sporge dall’ano. In questo caso, è necessario un tempestivo intervento chirurgico.
Giardia nel Gatto
La Giardia Lamblia è un PROTOZOO responsabile di un’affezione intestinale nota come giardiasi. Il parassita ha un ciclo biologico caratterizzato da uno stadio cistico e da uno stadio protozoario. Quindi nelle feci si possono reperire ambedue. Il contagio avviene attraverso l’ingestione di alimenti o acqua contaminata da cisti del parassita; quindi un gatto o un cane possono contrarla anche bevendo l’acqua delle pozzanghere.
Si può avere una forma sintomatica acuta o cronica.
La manifestazione e la gravità dei sintomi dipendono dallo stato immunitario individuale.
La diagnosi di giardiasi e coccidiosi non è molto facile dal momento che l’eliminazione fecale di questi parassiti è intermittente, per questo quando si effettua un esame delle feci nel gatto…. ma anche nel cane e nell’uomo, al fine di evidenziare la Giardia sarebbe opportuno ripetere l’esame , qualora risultasse negativo per almeno tre giorni di seguito e raccogliere le feci il più fresche possibile.
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Le sostanze tossiche messe in circolo dai parassiti, alle quali si aggiungono i danni collaterali prodotti dal farmaco in uso, aggravano il lavoro degli organi emuntori soprattutto del fegato.
Si evidenzia quindi la necessità di affiancare la terapia farmacologica all’uso di:
Probiotici di qualità
Fitoterapici e Omeopatici per ripristinare la funzionalità gastrica e proteggere la mucosa intestinale, come ad esempio Ficus Carica e Vaccinium Myrtillus, Aloe Vera ecc..
Drenanti per il fegato e i reni come Cynara Comp e Bionef ed Hepheel
Depurativi come la polpa di Aloe Vera e la Chlorella
Inoltre per migliorare la qualità del drenaggio e compensare i liquidi persi durante le scariche diarroiche è bene instaurare una terapia reidratante.
Grazia Foti
Naturopata
www.gattocicovablog.it
Parassiti intestinali nel gatto: vermi.. un mare di guai !
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