Diabete nel cane e gatto cure naturali per controllare la glicemia
Diabete nel cane e gatto cure naturali per controllare la glicemia e per lo stress pancreatico dovuto al cibo industriale, malattia estremamente diffusa, tra gli animali che vengono nutriti con Scatolette e Crocchette. L’alimentazione contro-natura ha un ruolo determinante nella crescita esponenziale, di questa patologia metabolica, che si può prevenire semplicemente con una giusta dieta naturale.
IL CIBO INDUSTRIALE CONTRONATURA.. (Scatolette e Crocchette) per animali, ha portato ad un notevole incremento di Diabete nei Cani e Gatti alimentati con “cibo spazzatura”
La presenza di carboidrati e cereali nel pet food, non adatti ai carnivori, li costringe ad una digestione difficoltosa, che carica a dismisura organi metabolici come Fegato e Pancreas.
Il Diabete è una malattia caratterizzata da un’eccessiva quantità di glucosio (zucchero) nel sangue. Tale condizione è causata da un difetto di funzionalità del PANCREAS, che non produce una quantità sufficiente di insulina, un ormone che ha il compito di regolare il livello di glucosio nell’organismo.
Inoltre il Diabete Cane Gatto è dovuto a varie cause tra cui in primis un eccesso di macronutrienti. Parliamo di grassi idrogenati oltre alla presenza di carboidrati e cereali, carenza di micronutrienti. Anche l’assenza di movimento favorisce l’insorgere di questa malattia.
METABOLISMO DEI LIPIDI: il Diabete Cane Gatto dipende essenzialmente da un processo digestivo compromesso, causato da alterazioni del microbiota intestinale. Questo avviene, sia per via di l’alimentazione trattata chimicamente e sia per l’uso indiscriminato di farmaci e vaccini.
Questo stato di maladigestione, stravolge il sistema fisiologico di controllo dello zucchero, causato, non solo dalla chimica industriale, ma anche da grassi e oli trattati industrialmente. Questi si trovano in quasi tutto il pet food, esacerbato e complicato dalla sistematica eliminazione degli enzimi, che farebbero rapidamente scadere il prodotto.
Ci sono enormi differenze fra un olio e un altro o un grasso e un altro.
Tuttavia per stabilire se gli oli sono benefici o nocivi per la salute, la distinzione non va fatta fra saturi e insaturi, come l’industria dei grassi e degli oli industriali vorrebbe farci credere. Molti oli e grassi saturi sono estremamente benefici, molti oli insaturi sono molto velenosi. Di fatto, la reale distinzione va fatta tra prodotti naturali e prodotti lavorati industrialmente.
I grassi creati dall’industria i grassi idrogenati, non esistono in natura, quindi non vengono riconosciuti dall’organismo. Questi grassi creano grossissimi problemi alla salute, provocando oltre al diabete anche altri disturbi: problemi cardiocircolatori, obesità, danni alle membrane cellulari, malattie autoimmuni, diminuiscono le HDL e aumentano le LDL; aumentano le infiammazioni e interferiscono con l’insulina.
Anche gli oli vegetali, prodotti a caldo e quelli che vengono scaldati, si snaturano completamente diventando tossici per le cellule e quindi per l’organismo umano e animale. L’insorgenza del diabete in questo caso, si verifica perchè le cellule hanno sulla membrana esterna dei recettori specifici per l’insulina che si aprono e poi richiudono solamente quando arriva l’insulina, facendo così entrare il glucosio e togliendolo dalla circolazione sanguigna.
Tutti i grassi adulterati, si depositano nelle membrane esterne delle cellule, provocano la deformazione dei recettori. Quindi le cellule diventano sorde all’insulina. Nonostante il pancreas funzioni correttamente e vi sia insulina in circolazione, le cellule non sono in grado di usare al meglio l’ormone, e quindi si ha iperglicemia.
A causa di un regime alimentare adulterato, gli acidi grassi CIS sono costantemente assenti nell’organismo, acidi TRANS e acidi grassi saturi a catena media e breve prendono il loro posto nella membrana cellulare. Tali sostituzioni rendono la membrana più rigida ed inibiscono il meccanismo di trasporto del glucosio, e come conseguenza il glucosio nel flusso sanguigno resta elevato. Gli acidi grassi CIS sono quelli derivati da oli vegetali non manipolati, quindi usati al loro stato naturale che è liquido.
Quando gli stessi oli sono adulterati e principalmente sottoposti a processo di idrogenazione vengono “solidificati-saturati” e assumono la forma TRANS che è la più dannosa ed è assolutamente da evitare, in quanto non riconosciuta dall’ organismo sia umano e sia animale.
DISFUNZIONI PANCREATICHE e Diabete Cane Gatto: il Pancreas è una ghiandola destinata alla produzione di enzimi che favoriscono la digestione e di ormoni che regolano la glicemia, cioè la quantità di zuccheri presenti nel sangue. Digestione e regolazione della glicemia, sono fondamentalmente le due funzioni rappresentative del pancreas.
Gli alimenti industriali, cotti o devitalizzati di cui i molti animali domestici si nutrono, non svolgono più quel processo di “auto digestione”, e ciò significa maggior stress ed un superlavoro per il pancreas, che spesso diventa ipertrofico. Di fatto, nel corso del tempo la produzione enzimatica generale del pancreas, così come tutto il sistema endocrino, viene sottoposta a notevole stress, fino ad arrivare a un vero e proprio esaurimento energetico, ormonale e metabolico. Specie nei Gatti sono purtroppo frequenti gli episodi di pancreatite.
Infatti il Gatto non assimila i carboidrati per una sua peculiare carenza di enzimi deputati alla digestione degli stessi. Gran parte del Pet Food sul mercato (dichiarato e non), arriva anche ad una concentrazione di cereali e mais che supera il 40%. Ciò provoca uno stress al pancreas che non riesce ad sintetizzare enzimi sufficienti alla digestione dei carboidrati. Un eccesso di carboidrati non digeriti fermenta, causando: grave alterazione della flora batterica, stress del sistema immunitario, allergie ed intolleranze. Tutto questo apre la porta oltre che a stati infiammatori, ad infezioni virali e neoplasie. Anche l’uso protratto di farmaci provoca danni a volte irreversibili al pancreas, il quale perde la sua naturale funzione di produrre insulina.
FARMACI: un altro fattore da tenere in considerazione, quando si parla di alterare i meccanismi biologici dell’organismo animale, è che un gran numero di farmaci può ridurre la tolleranza al glucosio attraverso determinati meccanismi, quali: riduzione della secrezione di insulina, aumento della glicogenesi epatica, resistenza periferica all’azione dell’insulina. La lista dei farmaci diabetogeni è lunga, i principali sono: glucocorticoidi, inibitori delle proteasi, ciclosporina. Recenti studi hanno dimostrato che anche i diuretici e i betabloccanti, possono causare anomalie metaboliche che aumentano il rischio di Diabete Cane Gatto.
Quando nei cuccioli si effettuano le vaccinazioni precoci, il loro organismo, privo totalmente del Sistema Immunitario (per essere maturo il S.I. iniettare veleni tossici come formaldeide (riconosciuto agente cancerogeno) e metalli pesanti come idrossido di alluminio e un sale di mercurio, crea le premesse per la manifestazione di patologie gravi come autismo e diabete di tipo-1. E’ noto alla medicina infatti che i metalli pesanti (alluminio, mercurio, cromo, cadmio, ecc.) bloccano l’attività di numerosi complessi enzimatici e creano danni a quasi tutti gli organi (si depositano negli organi grassi come: cervello, pancreas, principalmente nel fegato ,organo deputato allo smaltimento I metalli competono con gli enzimi, ciò significa che se sono presenti metalli, gli enzimi vengono bloccati e non possono funzionare. In questa condizione di pericolosa intossicazione, le funzionalità enzimatica del pancreas e detossicante del fegato vengono meno…
Rimedi Diabete Cane Gatto Cure Naturali
Presso il Veterinary Medical Teaching Hospital della University of California, si è osservato che dal 30% al 50% dei Gatti diabetici vengono considerati affetti da diabete mellito NON insulino-dipendente. Poiché l’iperglicemia può essere controllata con trattamenti diversi dalla somministrazione di insulina.
Nel Gatto, i possibili fattori eziologici comprendono l’obesità, indotta da intolleranza ai carboidrati e cereali e la deposizione di sostanza amiloide specifica a livello degli isolotti pancreatici.
La secrezione di insulina da parte delle cellule Beta, si interrompe in modo reversibile, probabilmente in seguito al peggioramento dell’intolleranza ai carboidrati. L’iperglicemia cronica altera la secrezione di insulina da parte delle cellule Beta e induce una resistenza periferica all’ormone, provocando la repressione dei sistemi di trasporto del glucosio e un deficit dell’azione insulinica dopo il trasporto; questo fenomeno viene definito intossicazione da glucosio.
È possibile che venga formulata una diagnosi corretta di diabete mellito insulino-dipendente ma che la terapia insulinica e il trattamento dei disordini insulino-antagonisti possano abbassare i livelli ematici di glucosio e accrescere la resistenza all’insulina. La funzionalità delle cellule Beta migliora, la secrezione di insulina viene ripristinata e l’apparente stato di diabete mellito insulino-dipendente si risolve.”
Contrariamente a quanto molti credono l’alimentazione ideale del Cane o del Gatto diabetico, non è affatto complessa o restrittiva. Per la maggior parte di loro la dieta solo naturale, senza adulterazioni chimiche e di provenienza controllata, va infatti semplicemente adattata alla malattia, ma non stravolta. Sebbene alcuni alimenti vadano consumati con moderazione, esistono valide alternative tra le quali scegliere.
In natura è impossibile trovare animali selvaggi con il diabete, poichè l’industrializzazione del cibo e l’uso eccessivo di farmaci, vaccini e antiparassitari, hanno aumentato la possibilità di contrarre la patologia, sconvolgendo la natura animale.
FITOESTRATTI per il controllo della Glicemia da usare con cautela
– Momordica Charantia: è utilizzata nella Medicina Tradizionale Cinese e nella Medicina Ayurvedica per il controllo e il trattamento del diabete e dell’ipertensione. I principi attivi contenuti nei suoi frutti, sono: Glicosidi Triterpeni, Alcalodi, Saponine, Proteine, Vitamina A, B e C . Poi ancora Ferro, Fosforo, Mormordicosidi K e L. L’azione ipoglicemizzante è dovuta dalla capacità della Momordica, di stimolare la produzione di insulina, favorendo la gluconeogenesi.
– Gymnema Silvestre: le foglie contengono acidi gimnemici, capaci di stimolare le cellule beta pancreatiche nella produzione di insulina. La loro azione ipoglicemizzante si esplica attraverso due meccanismi principali: l’inibizione dell’assorbimento degli zuccheri a livello intestinale; e la stimolazione del metabolismo del glucosio a livello cellulare. Gli studi hanno dimostrato che questi principi attivi sono costituiti da una molecola simile a quella dello zucchero, ma più grossa, per cui si lega ai recettori intestinali, adibiti all’assorbimento del saccarosio, bloccandoli reversibilmente. Tale blocco si verifica velocemente e permane per molte ore soprattutto se le dosi sono ripetute nell’arco della giornata, impedendo per il 50% l’assorbimento dello zucchero.
– Galega Officinalis: la galegina contenuta nella pianta le conferisce proprietà ipoglicemizzanti, grazie anche alla presenza dei sali di cromo, che riducono il tasso glicemico nel sangue. La galega esercita anche un’azione depurativa sul fegato e sui reni: grazie alla sua capacità di aumentare la secrezione di urina, favorisce l’eliminazione degli zuccheri e delle tossine attraverso la diuresi.
– Bardana: (Arctium lappa), la radice di questa pianta contiene lignani, vitamine del complesso B, amminoacidi, oligoelementi, sostanze amare, tannini e resine; ma soprattutto è costituita da inulina, che svolge un’azione purificante del sangue. La proprietà ipoglicemizzante della pianta è dovuta all’effetto disintossicante che svolge sugli scarti delle diverse reazioni metaboliche dell’organismo. Il suo impiego è di aiuto e di sostegno in questa importante attività esercitata dal fegato, reni, intestino e pelle, considerati gli emuntori naturali. Il risultato di un buon drenaggio consiste in un potenziamento dell’attività epatica e biliare, della diuresi, del transito intestinale e della regolazione della secrezione sebacea. L’uso terapeutico è quindi consigliato nel trattamento di diabete e iperglicemia (nel qual caso va assunta sotto stretto controllo medico, per la conseguente interazione con gli ipoglicemizzanti di sintesi), per combattere colesterolo, iperuricemia che causa i reumatismi e gotta.
CONCLUDENDO..
Siamo pieni di animali domestici con problemi pancreatici. LA PREVENZIONE intesa come corretto stile di vita, può evitare del tutto questa malattia… si perchè oltre che dalla presenza di carboidrati il PANCREAS perde la sua funzionalità per altri elementi tossici che vengono introdotti nell’organismo degli animali moderni come: pesticidi antipulci, abuso di vaccini e farmaci. Anche i grassi adulterati presenti nel pet food ammalano il pancreas, grassi che conferiscono quell’odore nauseabondo ai magimi per animali… quel cibo che tu non mangeresti mai, ma che dai al tuo Cane o al tuo Gatto.
Questo articolo è tratto dal libro il Coraggio di Scegliere
Grazia Foti
Naturopata
www.gattocicovablog.it
Diabete nel cane e gatto cure naturali per controllare la glicemia
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